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martedì 20 settembre 2011

Gilles Chaillet: Parigi 3 giugno 1946 - Margency 14 settembre 2011

Oggi, navigando su Internet, ho scoperto con qualche giorno di ritardo che purtroppo Gilles Chaillet non è più tra noi.

Gilles Chaillet è stato uno dei grandi autori della Bande Dessinée ed un grande appassionato della storia antica italiana e di quella romana in particolare.
Chi non ha avuto la fortuna di conoscere l'autore della serie Vasco, può rimediare prendendo tra le sue opere disponibili in italiano quelle che le Edizioni BD hanno in catalogo, innanzi tutto il Suo capolavoro "Nella Roma dei Cesari" ed i due volumi, sceneggiati da Didier Convard, della serie Vinci. Sempre su testi di Convard nel catalogo delle 001 Edizioni ritroviamo il Maestro nel primo volume della serie Il Triangolo Segreto.
Dalla presentazione del volume Nella Roma dei Cesari delle Edizioni BD le parole di Bertand L'Ançon che illustrano perfettamente il suo amore per la Città Eterna:  "Gilles Chaillet è appassionato di Roma. Come ben sanno i suoi amici, quando parla della città regina il suo sguardo si illumina e la sua voce vibra d’emozione. L’opera che ci propone è un’ode all’antica Roma, nonché il lavoro di una vita. Vi si può trovare l’acceso lirismo di chi potrebbe parlare all’infinito dell’oggetto del proprio amore, con tutto il diritto di farlo: alla base di questa ode ci sono ben quarant’anni di ricerche tra appunti e archivi.” 

Personalmente posso confermare queste amore per Roma, la mia città, e la sua gentilezza e disponibilità poiché ho avuto la fortuna di incontrare Gilles Chaillet in occasione della seconda edizione del Festival BD di Vaison-la-Romaine in Francia, il 6 settembre del 2003.

Piccolo inciso, appartengo a quella categoria di buffi individui che ad ogni festival, incontro, fiera od altro si mettono in fila per farsi fare lo sketch o dédicace dal disegnatore di turno, io inoltre ho la mania di farmi fare i disegni su dei cartoncini formato cartolina, cosa che gli autori francesi non amano particolarmente probabilmente per  paura di trovare il frutto del loro lavoro in vendita su eBay, per questo la stragrande maggioranza dei disegnatori francofoni fanno dediche solo sui volumi.

Per cui, tornando al festival di Vaison-la-Romaine, quando è stato il mio turno davanti al Maestro ho chiesto nel mio maldestro francese se era possibile avere la dedica sul cartoncino invece che sul volume, che comunque avevo, la prima e ferma risposta è stata ovviamente di no, poi ha capito che non ero francese e mi ha chiesto di dove fossi, io gli ho risposto italiano, di Roma, a questa parola gli si sono spalancati gli occhi e ha detto che per un romano si poteva fare un'eccezione, così ho ottenuto la mia preziosa dedica.

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